Come scegliere il Personal Trainer

La figura del Personal Trainer ha avuto un vero e proprio boom in Italia negli ultimi quindici anni, in concomitanza con l’aumento dei frequentatori di centri fitness e palestre e di una maggiore consapevolezza, da parte degli italiani, dei benefici dell’attività fisica in termini di salute e benessere.

La necessità di avere un piano di allenamento personalizzato per ottenere benefici e non problemi dall’attività fisica, spinge sempre più persone a cercare un allenatore personale.

Come scegliere il Personal Trainer? 

Questa breve guida elenca le caratteristiche che deve avere un buon allenatore e fornisce le indicazioni per valutarle al meglio.

Premetto che le indicazioni che darò in questa guida sono frutto della mia esperienza nel settore e della mia opinione personale sul lavoro del Personal Trainer.

È possibile valutare cinque aspetti di un Personal Trainer prima di affidarsi a lui:

  • Formazione
  • Esperienza
  • Referenze
  • Inquadramento fiscale
  • Costi

Un Personal Trainer non è solo un esperto nel suo campo, ma anche un mentore e un supporto costante nel percorso di benessere e salute. Ricordate, la scelta di un Personal Trainer va oltre i semplici aspetti tecnici; è una scelta che influisce sul vostro benessere generale.

Valutare la formazione del personal trainer

La professione del Personal Trainer non ha ancora un inquadramento ufficiale né una legge che individui un percorso comune e garantisca uno standard di qualità elevato del servizio di Personal Training.

In questo contesto, è molto facile ottenere una qualifica come è molto facile lanciare un corso di formazione per Personal Trainer. Di conseguenza, tanti sono i corsi di formazione, tanti sono i Personal Trainer certificati ma non tutti hanno un livello di preparazione adeguato a svolgere una professione complessa che ha a che fare con il corpo umano e la salute delle persone.

Per essere competenti in questo lavoro occorre avere conoscenze su materie come metodologia dell’allenamento, anatomia, biochimica, biologia, biomeccanica, traumatologia, solo per citarne alcune.

Ad oggi, il percorso formativo che garantisce la migliore preparazione su queste materie è il corso di laurea in scienze motorie: dura dai 3 ai 5 anni, affronta gli argomenti in maniera approfondita e nelle giuste tempistiche.

Di contro, però, è un percorso finalizzato a formare figure deputate all’insegnamento dell’attività motoria in più contesti, da quello sportivo a quello scolastico, non è quindi focalizzato esclusivamente sulla figura del Personal Trainer.

Più focalizzati sono i corsi di formazione specifici per Personal Trainer, promossi da scuole di formazione riconosciute dal CONI e non. Il problema di questi corsi è la durata troppo breve: uno o due weekend non bastano per affrontare in maniera adeguata le materie sopra citate.

Consiglio di chiedere al Personal Trainer di poter visionare il suo curriculum e di verificare che sia laureato in Scienze Motorie o che abbia almeno frequentato un corso di formazione riconosciuto dal CONI. Questo passaggio è fondamentale per assicurarsi che il professionista scelto abbia non solo le competenze teoriche, ma anche quelle pratiche necessarie per guidare in modo sicuro e efficace nel percorso di allenamento e benessere fisico.

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Valutare l’esperienza

Visionando il curriculum si possono ottenere indicazioni anche sul livello di esperienza del Personal Trainer la quale scaturisce dal numero di clienti seguiti negli anni e dalla pratica in allenamento.

Allenare tante persone permette di testare i metodi di allenamento e affina la capacità di personalizzare l’intervento, mentre praticare è fondamentale per trasmettere e insegnare al meglio gli esercizi ai propri allievi.

Valutare le Referenze

Un altro modo per valutare un Personal Trainer è leggere le opinioni e le testimonianze dei clienti che si sono affidati a lui. Al giorno d’oggi il web è pieno di siti e piattaforme online che offrono la possibilità di recensire le attività e la maggior parte dei Personal Trainer hanno un scheda della propria attività sul web, un sito internet o un profilo aziendale sui social network, sui quali è possibile lasciare delle recensioni.

Inquadramento fiscale

Un altro importante aspetto da valutare e verificare è l’inquadramento fiscale del Personal Trainer, che, in genere, è un lavoratore autonomo, con partita IVA e assicurazione professionale, o ha un contratto di collaborazione sportiva con le palestre o i centri sportivi dove presta la sua opera. Affidarsi ad un Personal Trainer “in regola” rappresenta una tutela per il cliente, in caso di infortuni o problemi fisici causati dagli allenamenti.

Costi del Personal Trainer

I costi di un Personal Trainer sono molto variabili. La mancanza di una regolamentazione ufficiale e unica per la certificazione dei Personal Trainer incide negativamente anche sui costi perché non vi è omogeneità nemmeno su questo aspetto.

Se avete deciso di frequentare una palestra e volete essere seguiti da un Personal Trainer professionale i costi andranno dai 30 ai 45 euro e dai 45 ai 60 euro per le sedute.

I costi possono variare a seconda delle zone, in città come Roma e Milano ad esempio potrebbe essere più facile spuntare un prezzo migliore, vista la concorrenza sul mercato.

Costi più bassi non coprono le spese di gestione e quelle legate ai corsi di formazione, di conseguenza denotano bassa qualità del servizio.

Costi più alti non sono giustificati né da numerosi anni di esperienza né dalla qualità dei titoli in possesso.

Per concludere, consiglio di non basarsi soltanto sul prezzo nella scelta del Personal Trainer ma di valutare accuratamente tutti gli aspetti sopra citati. Questo approccio vi aiuterà a trovare un professionista che non solo si adatti al vostro budget, ma che sia anche qualificato e in grado di offrirvi un servizio di alta qualità, personalizzato in base alle vostre esigenze e obiettivi di fitness.

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