La musica, un’arte universale e senza tempo, permea ogni aspetto della nostra esistenza. Da antichi rituali a moderne sale da concerto, il suo impatto sullo spirito umano è tanto profondo quanto variegato. Oltre a essere una fonte di intrattenimento e ispirazione, la musica possiede un potere unico di influenzare la nostra fisiologia e psicologia.
Questo saggio esplora il ruolo della musica nella storia umana, evidenziando come essa moduli i nostri ritmi biologici e risuoni con le nostre emozioni più profonde. Esamineremo anche il suo impiego in contesti terapeutici e la sua capacità di potenziare il benessere fisico e mentale attraverso l’attività fisica e il rilassamento.
La musica, da sempre pilastro fondamentale nel percorso evolutivo dell’uomo, si compone di elementi quali ritmo, suoni e timbro, che interagiscono direttamente con il nostro organismo, influenzando aspetti vitali come la respirazione, il movimento corporeo, le onde cerebrali e il battito cardiaco.
Questo connubio naturale tra musica e attività fisica, quando adeguatamente armonizzato, porta a benefici significativi per il nostro benessere.
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Chi non ha mai sperimentato almeno una volta nella vita gli effetti positivi della musica? Essa può migliorare la concentrazione, trasformare il nostro stato d’animo e persino diminuire la percezione della fatica. Nel corso della storia, la musica ha trovato impiego anche come strumento terapeutico per trattare malattie, mitigare la depressione e favorire il miglioramento comportamentale in ambienti carcerari.
La musica permea ogni aspetto della nostra esistenza. È utilizzata per rilassarsi, per accompagnare momenti di gioia o come sottofondo durante un allenamento o una corsa. Già nel grembo materno, i bambini sono sensibili ai suoni esterni, rispondendo con maggiore efficacia ai stimoli musicali rispetto a quelli verbali. La musica ha il potere di evocare ricordi, di procurare piacere e di emozionare, influenzando così la nostra percezione degli eventi.
Questo processo, apparentemente semplice, è in realtà il risultato di meccanismi complessi nel nostro cervello. È interessante notare come l’ascolto di melodie attivi le aree cerebrali legate al movimento.
Sarà forse che la musica è nata per farci muovere insieme?
Musica e Fitness
Esistono numerose tipologie di attività fisiche che utilizzano la musica come parte integrante dell’attività fisica o semplicemente come colonna sonora. Si pensi ad esempio al fitness musicale, nato negli anni cinquanta in America e arrivato in europa intorno agli anni ottanta, definito sport ufficiale nel 1982.
Negli anni poi, le lezioni di fitness musicale furono modificate al fine di svolgere, in tutte le palestre, corsi da quarantacinque minuti ad un’intensità medio-bassa, programmi di allenamento che si sono poi evoluti in tutte le discipline attualmente parte del macro-gruppo del “fitness musicale”, come aerobica, step, total body, spinning, gag e fitboxe.
Oltre alle attività sopra citate, esistono anche delle discipline specifiche legate alla musica come La Fitness Dance e Il Dansyng.
L’alleato della corsa, La Musica
La musica come catalizzatore nel mondo della corsa Non è raro che corridori, sia neofiti che esperti professionisti, trovino la corsa monotona a tratti. Una strategia efficace per rompere la monotonia è integrare la musica nell’allenamento. La musica, a seconda del genere, può servire da potente motivatore. Molti corridori hanno abbracciato l’uso di cuffie durante la corsa per elevare la motivazione, accrescere il piacere e ottimizzare le prestazioni.
Uno studio del Dr. Costas Karageorghis, esposto nel suo libro “Inside Sports Psychology”, evidenzia come ascoltare musica durante la corsa possa migliorare le prestazioni fino al 15%. Oltre a combattere la noia in allenamenti prolungati e intensi, la musica contribuisce anche a migliorare l’umore. Mantenersi positivi durante l’allenamento rende meno probabile la tentazione di arrendersi. Diverse ricerche indicano che un ritmo musicale costante durante la corsa possa sincronizzare le onde cerebrali in modo da stimolare il movimento in armonia con la musica.
Per ottimizzare le prestazioni sportive, le persone sono disposte a fare di tutto, dall’acquisto di integratori alimentari e scarpe da corsa leggere, fino all’utilizzo di abbigliamento aerodinamico. Tra questi approcci, la musica si rivela come uno dei mezzi meno costosi e più efficaci per migliorare le prestazioni, utile sia ai principianti che ai maratoneti desiderosi di migliorare i propri tempi.
Le tecnologie moderne offrono la possibilità di ascoltare musica in ogni contesto, persino sui tapis roulant che permettono di ascoltare musica durante la corsa. Entrando nell’Appstore, è possibile trovare un’ampia varietà di app dedicate al fitness, come mywellness app o MYRUN APP, che non solo forniscono intrattenimento musicale ma anche strumenti utili per monitorare le prestazioni durante l’allenamento.
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Benefici della musica durante l’allenamento
Praticare attività fisica a ritmo di sport può migliorare le prestazioni e ridurre il senso di fatica, la musica ci aiuterà ad andare avanti con il sorriso e concludere il nostro allenamento senza troppi sforzi. Ora vediamo nel dettaglio tutti i benefici della musica nell’allenamento.
- regolare la pressione arteriosa
- aumentare la resistenza fisica
- miglioramento del tono muscolare
- regolare il colesterolo
Tutti questi benefici sono vincolati ad un corretto svolgimento dell’attività fisica, che va eseguita con costanza e accompagnando un regime alimentare adeguato.
Se leggendo questo articolo vi è venuta voglia di mettervi in movimento, fare un pò di attività fisica accompagnati dalla musica, vi consigliamo una playlist specifica di musica per walking fitness oppure una playlist di musica per attività fisica.
I benefici della musica sul nostro corpo e in particolare sul cervello vanno oltre la sola attività fisica, infatti ci sono studi e ricerche scientifiche che hanno indagato il rapporto della musica con i sentimenti, vogliamo darvi alcuni consigli sulla musica energizzante e sul rapporto tra musica e concentrazione.
Musica energizzante
La musica migliore per trasmettere sensazioni di energia e positività è una musica con un ritmo veloce e tonalità alte. Ad esempio un’orchestra sinfonica con strumenti a fiato, tipo trombe e ottoni. Esistono anche delle app da scaricare e utilizzare sul proprio smartphone per farci ascoltare canzoni a determinati BPM e anche in base al battito cardiaco.
Musica e concentrazione
Aumentare il livello di concentrazione può essere utile sia durante l’attività fisica, si pensi ad esempio agli sport di precisione, sia nella vita quotidiana quando ad esempio dobbiamo studiare.
Stress e Musica: Un Binomio Terapeutico
Lo stress è comunemente percepito come un fenomeno negativo, con impatti potenzialmente dannosi sul benessere mentale e fisico, e può persino condurre a malattie correlate allo stress a livello cardiaco e immunitario. Tuttavia, la gestione dello stress può avvenire attraverso vari metodi, tra cui la musica, che sta guadagnando crescente rilevanza nel campo scientifico per la sua efficacia dimostrata.
La musico-terapia, in particolare, è impiegata come trattamento complementare in diverse patologie. È stata trovata efficace nel ridurre lo stress, l’ansia, la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna in pazienti affetti da malattie coronariche e tumori. Inoltre, ascoltare musica prima, durante e dopo un intervento chirurgico è stato dimostrato ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone legato alla risposta allo stress.
Perché la musica funziona come antistress?
La musica influenza l’attività neurale del cervello, modificando le aree corticali e subcorticali implicate nell’attenzione, nella memoria e nelle funzioni motorie, così come le aree limbiche e para-limbiche legate alle emozioni. Migliora anche la sinergia tra i due emisferi cerebrali.
La scelta della musica giusta è cruciale
Il ritmo influisce sul comportamento: la musica lenta e armonica, con pochi strumenti a percussione, stimola il sistema parasimpatico aumentando l’attività delle onde alpha, che portano a rilassamento muscolare, riduzione della pressione sistolica, e diminuzione delle frequenze cardiaca e respiratoria. È importante considerare anche le preferenze individuali. Generalmente, si consiglia musica tra 60 e 80 bpm, suonata con strumenti come arpa, violino e archi, integrati con suoni naturali. Si suggerisce di ascoltare questa musica per almeno 20 minuti al giorno, anche se i tempi e le frequenze efficaci variano da persona a persona.
Unire la musica all’esercizio fisico Questa combinazione può essere particolarmente benefica: praticare esercizio fisico a bassa intensità, come su una Recline Personal, mentre si ascolta una sonata di Mozart, può rappresentare una scelta efficace per combattere lo stress.
Pro e contro dell’allenarsi con la musica
Allenarsi con o senza musica? Ecco una panoramica dei pro e dei contro di includere la musica nella tua routine di allenamento in palestra. Questi vantaggi e svantaggi possono variare da individuo a individuo, quindi è importante considerare le proprie preferenze e circostanze.
Vantaggi dell’allenamento con la musica:
- Stimolazione e Motivazione: La musica può fornire una spinta motivazionale, invitando a un maggiore impegno nell’esercizio.
- Potenziamento dello Stato Emotivo: La musica può aiutare a migliorare l’umore e l’atteggiamento durante l’allenamento, contribuendo a un’esecuzione più efficace degli esercizi.
- Alleggerimento dello Sforzo: L’ascolto della musica può rendere l’allenamento meno gravoso, riducendo la percezione dello sforzo fisico.
- Distrazione Positiva: La musica può riempire lo spazio mentale, distogliendo l’attenzione dai problemi e concentrandola sull’esercizio.
- Piacere e Benessere: La musica può aumentare il piacere e il benessere generale durante l’allenamento.
Svantaggi dell’allenamento con la musica:
- Possibile Dipendenza: Ci può essere il rischio di sviluppare una dipendenza dalla musica, rendendola una condizione necessaria per l’allenamento.
- Distrazione: La musica potrebbe distrarre dall’esecuzione corretta degli esercizi, facendo concentrare di più sulle melodie che sulla tecnica.
- Effetto Doping Psicologico: Si può sviluppare una dipendenza da musica come stimolante per le prestazioni, rendendo l’allenamento scomodo senza di essa.
- Isolamento dal Contesto: Ascoltare musica può portare a un’isolamento dal contesto circostante, riducendo l’interazione con l’ambiente esterno.
- Rischio per l’Udito e Sicurezza: L’abitudine di ascoltare musica ad alto volume può danneggiare l’udito e aumentare i rischi per la sicurezza, soprattutto se impedisce di sentire avvisi o segnali importanti.
In conclusione, scegliere di allenarsi con o senza musica dipende dalle proprie preferenze e necessità. È importante bilanciare i benefici dell’ascolto della musica con le potenziali distrazioni e rischi che essa può comportare.